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“Bahala na” Come what may
“Bahala na” “Succeda quel che succeda” è un’espressione filippina che riassume lo spirito di resistenza tipico delle donne in un paese dove la povertà estrema e le violazioni dei diritti umani sono parte della quotidianità.
“Bahala na, succeda quel che succeda, noi continueremo la nostra lotta per i diritti” dice Ruth Salditos raccontando la storia di PFTC, produttori di zucchero delle Filippine.
Quando è nata, PFTC dava lavoro a 25 donne, oggi comprende ben 10.000 persone che a Panay beneficiano delle sue attività. Le condizioni di pagamento del commercio equo, che anticipa il 50% e paga il restante 50% una volta confermata la spedizione, ha permesso a PFTC di gestire le proprie attività al di là della semplice creazione di redito per i contadini.
Sono passati 25 anni e dalle due tonnellate iniziali spedite a CTM Altromercato nel 1992, PFTC esporta oggi più di 900 tonnellate all’anno di zucchero Mascobado con certificazione biologica che viene distribuito a 17 partner di commercio equo tra Europa, Corea del sud e Hong Kong, a cui si sono aggiunti banana chips, zenzero candito e curcuma in polvere.
Il Commercio Equo e Solidale nelle Filippine è molto di più che comprare e vendere prodotti a prezzi equi poiché PFTC lavora per difendere i diritti umani, i diritti delle donne, le vittime della schiavitù e dello sfruttamento, del “land grabbing”. Un impegno che ha pagato ad un prezzo altissimo con la sparizione forzata di Luisa Posa Dominado nel 2007 (membro del cda di PFTC e gli assassini di Mario Capalla (presidente di Pftc) e Dionisio Garete (produttore di zucchero affiliato a PFTC).
“Bahala na, succeda quel che succeda noi continuiamo la nostra lotta” è il messaggio che ci inviano le donne lavoratrici di PFTC con i loro ritratti.